domenica 10 marzo 2024

PER NOI IL FUTURO E’ VERDE

 


Un buon modo per prendersi cura della propria città, o meglio, del proprio territorio, è fondare un’associazione ambientalista aperta e partecipata. E’ quello che è successo in questi giorni, con la costituzione formale di Futuro Verde aps, gruppo già attivo a livello amichevole da un paio anni, e che ha già un raggio d’azione provinciale.

L’elenco dei soci fondatori annovera esponenti già molto attivi nel campo dell’ambientalismo e dei diritti, come ad esempio Marco Affronte, già europarlamentare, e Marco Tonti, consigliere comunale riminese e presidente di ArciGay, presenze importanti che portano in dote temi e problematiche molto presenti nel dibattito pubblico.

“A breve proporremo una diretta sulle comunità energetiche – racconta Cristina Belletti, presidente dell’aps – perché è l’obiettivo verso cui dobbiamo convergere al più presto. Altre iniziative social riguarderanno il green deal e il patto per il clima e per il lavoro”

L’identità associativa, infatti, si è formata attorno a un modo di essere ben preciso. I soci vedono nel consumo critico, nella ricerca di nuovi modelli di vita basati sul rispetto della persona e della natura, nella riduzione dei consumi, nella valorizzazione della produzione biologica e sostenibile, nella cura e nel rispetto delle aree verdi, le basi per un protagonismo attivo e non violento nella società. Inoltre gli associati si propongono di fare pressione sulle istituzioni affinché si proceda alla riforestazione, si dia avvio in alcuni luoghi alla rinaturalizzazione, si studino e si sperimentino varie forme di food forest, Il focus finale sarà sempre rivolto alla decarbonizzazione e alla transizione verso le rinnovabili. Non c’è partecipazione senza corretta informazione, per cui sarà responsabilità e dovere degli associati proporre e promuovere la conoscenza di tutto ciò che concerne gli studi di tipo scientifico, filosofico e politico che riguardano la lotta al cambiamento climatico, i nuovi stili di vita, la questione energetica, la produzione sostenibile.

 “Dobbiamo investire e semplificare per garantire lo sviluppo, anche nel nostro territorio, di impianti di produzione di energia sostenibile, quali ad esempio eolico e solare. – aggiunge il giovane vicepresidente, Alessandro Romano - Il loro inserimento sarà l’occasione per tutelare il paesaggio e l’ecosistema, non il contrario. I tratti fondamentali del territorio devono essere salvaguardati, ma con la consapevolezza che occorre rispondere al cambiamento climatico. Non ci piace fare proclami vuoti e siamo molto concreti per cui facciamo anche manutenzione delle aree verdi pubbliche, e ci prendiamo cura di piante e fiori.”

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