Un buon modo per prendersi cura della propria
città, o meglio, del proprio territorio, è fondare un’associazione
ambientalista aperta e partecipata. E’ quello che è successo in questi giorni,
con la costituzione formale di Futuro Verde aps, gruppo già attivo a livello
amichevole da un paio anni, e che ha già un raggio d’azione provinciale.
L’elenco dei soci fondatori annovera esponenti
già molto attivi nel campo dell’ambientalismo e dei diritti, come ad esempio
Marco Affronte, già europarlamentare, e Marco Tonti, consigliere comunale
riminese e presidente di ArciGay, presenze importanti che portano in dote temi
e problematiche molto presenti nel dibattito pubblico.
“A breve proporremo una diretta sulle comunità
energetiche – racconta Cristina Belletti, presidente dell’aps – perché è
l’obiettivo verso cui dobbiamo convergere al più presto. Altre iniziative
social riguarderanno il green deal e il patto per il clima e per il
lavoro”
L’identità associativa, infatti, si è formata
attorno a un modo di essere ben preciso. I soci vedono nel consumo
critico, nella ricerca di nuovi modelli di vita basati sul rispetto della
persona e della natura, nella riduzione dei consumi, nella valorizzazione della
produzione biologica e sostenibile, nella cura e nel rispetto delle aree verdi,
le basi per un protagonismo attivo e non violento nella società. Inoltre gli
associati si propongono di fare pressione sulle istituzioni affinché si proceda
alla riforestazione, si dia avvio in alcuni luoghi alla rinaturalizzazione, si
studino e si sperimentino varie forme di food forest, Il focus finale
sarà sempre rivolto alla decarbonizzazione e alla transizione verso le
rinnovabili. Non
c’è partecipazione senza corretta informazione, per cui sarà responsabilità e
dovere degli associati proporre e promuovere la conoscenza di tutto ciò che
concerne gli studi di tipo scientifico, filosofico e politico che riguardano la
lotta al cambiamento climatico, i nuovi stili di vita, la questione energetica,
la produzione sostenibile.
“Dobbiamo
investire e semplificare per garantire lo sviluppo, anche nel nostro
territorio, di impianti di produzione di energia sostenibile, quali ad esempio
eolico e solare. – aggiunge il giovane vicepresidente, Alessandro Romano - Il
loro inserimento sarà l’occasione per tutelare il paesaggio e l’ecosistema, non
il contrario. I tratti fondamentali del territorio devono essere salvaguardati,
ma con la consapevolezza che occorre rispondere al cambiamento climatico. Non
ci piace fare proclami vuoti e siamo molto concreti per cui facciamo anche
manutenzione delle aree verdi pubbliche, e ci prendiamo cura di piante e fiori.”
Nessun commento:
Posta un commento