Torniamo sull’episodio, uno dei tanti, dei 20 pini tagliati
in una via di Bellaria Igea Marina, con la motivazione che rovinavano l'asfalto
di una strada e il marciapiede accanto. Sono intervenuti alcuni consiglieri
comunali e l’associazione del WWF ma lo scempio si è verificato ugualmente. Si
poteva fare qualcosa di diverso? Si, ci sono tecniche ora che possono risolvere
il problema delle radici ma la sega elettrica è molto meno costosa.
Questo succede a Riccione come a Rimini, Viserba e chissà
in quante altre città. Basta molto poco per autorizzare, a volte è sufficiente
la frase "Sono pericolosi", e da quel momento il destino è segnato
per questi alberi, che noi stessi abbiamo piantato senza una vera
progettazione, senza consapevolezza di quello che sarebbero diventati, giganti
scomodi con le radici che si fanno strada nel nostro prezioso asfalto.
E allora noi lanciamo la nostra proposta: spostiamoli,
perché no? E’ sicuramente una pratica costosa, ma altrettanto sicuramente
sarebbe degna di una amministrazione che vuole fare un salto di qualità, che ha
a cuore la vita degli alberi perché sa che sono importanti per i cittadini, per
l’aria che respiriamo, per la bellezza delle nostre città soffocate dal
traffico. Nel rapporto di Legambiente viene riportato un dato allarmante: a
Rimini sono già 17 gli sforamenti di Pm10 nel 2024. Le misure emergenziali non
bastano più, occorre una cultura ambientale e rispetto per tutte le forme di
vita.
Serve almeno una valutazione più attenta, potature adeguate
e imposte da regolamenti comunali, servono cure specifiche per le diverse tipologie
di problematiche che possono avere gli alberi, ma soprattutto, ricordiamoci di
non circondarli di cemento e asfalto perché un albero è un essere vivente e come
tale deve poter respirare.
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