Attività e progetti di una associazione ambientalista della provincia di Rimini.
giovedì 21 marzo 2024
Il prossimo clean up!
Un'Accademia per il Clima
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I fondatori dell'Accademia del Clima di Rimini: Marco Affronte, Luciano Natalini, Alessandro Anghileri |
Parliamo di progetti belli. Futuro Verde aps sta collaborando a una iniziativa ambiziosa: creare uno strumento che faccia formazione e informazione in modo strutturato e continuativo su tematiche importanti come la crisi climatica, che è una crisi sistemica, e l'emergenza ambientale. E’ la seconda in Europa, dopo quella di Parigi, finanziata dal Comune di Parigi e sorta in uno splendido edificio storico al centro della città. Si è voluto in qualche modo iniziare un'esperienza simile che partisse dalla Romagna e che poi nelle sue ambizioni arrivasse anche il territorio nazionale. Si è iniziato con alcune attività come un convegno sui cambiamenti climatici a Faenza, città fortemente colpita dalle alluvioni di maggio 2023; sono state fatte una serie di conferenze a San Mauro Pascoli e per poi partire con il progetto attualmente più importante che è la Scuola Di Alta Formazione Per Giovani Leader Della Transizione Ecologica. Sono in programma altri importanti filoni di attività, con annessi seminari, quali l’impatto del cambiamento climatico sul turismo balneare, il ruolo dei comuni nella transizione energetica verso le rinnovabili, come comunicare correttamente attraverso i vari media la crisi climatica.
domenica 10 marzo 2024
PER NOI IL FUTURO E’ VERDE
Un buon modo per prendersi cura della propria
città, o meglio, del proprio territorio, è fondare un’associazione
ambientalista aperta e partecipata. E’ quello che è successo in questi giorni,
con la costituzione formale di Futuro Verde aps, gruppo già attivo a livello
amichevole da un paio anni, e che ha già un raggio d’azione provinciale.
L’elenco dei soci fondatori annovera esponenti
già molto attivi nel campo dell’ambientalismo e dei diritti, come ad esempio
Marco Affronte, già europarlamentare, e Marco Tonti, consigliere comunale
riminese e presidente di ArciGay, presenze importanti che portano in dote temi
e problematiche molto presenti nel dibattito pubblico.
“A breve proporremo una diretta sulle comunità
energetiche – racconta Cristina Belletti, presidente dell’aps – perché è
l’obiettivo verso cui dobbiamo convergere al più presto. Altre iniziative
social riguarderanno il green deal e il patto per il clima e per il
lavoro”
L’identità associativa, infatti, si è formata
attorno a un modo di essere ben preciso. I soci vedono nel consumo
critico, nella ricerca di nuovi modelli di vita basati sul rispetto della
persona e della natura, nella riduzione dei consumi, nella valorizzazione della
produzione biologica e sostenibile, nella cura e nel rispetto delle aree verdi,
le basi per un protagonismo attivo e non violento nella società. Inoltre gli
associati si propongono di fare pressione sulle istituzioni affinché si proceda
alla riforestazione, si dia avvio in alcuni luoghi alla rinaturalizzazione, si
studino e si sperimentino varie forme di food forest, Il focus finale
sarà sempre rivolto alla decarbonizzazione e alla transizione verso le
rinnovabili. Non
c’è partecipazione senza corretta informazione, per cui sarà responsabilità e
dovere degli associati proporre e promuovere la conoscenza di tutto ciò che
concerne gli studi di tipo scientifico, filosofico e politico che riguardano la
lotta al cambiamento climatico, i nuovi stili di vita, la questione energetica,
la produzione sostenibile.
“Dobbiamo
investire e semplificare per garantire lo sviluppo, anche nel nostro
territorio, di impianti di produzione di energia sostenibile, quali ad esempio
eolico e solare. – aggiunge il giovane vicepresidente, Alessandro Romano - Il
loro inserimento sarà l’occasione per tutelare il paesaggio e l’ecosistema, non
il contrario. I tratti fondamentali del territorio devono essere salvaguardati,
ma con la consapevolezza che occorre rispondere al cambiamento climatico. Non
ci piace fare proclami vuoti e siamo molto concreti per cui facciamo anche
manutenzione delle aree verdi pubbliche, e ci prendiamo cura di piante e fiori.”
BASTA TAGLIARE GLI ALBERI, CI SONO ALTRE SOLUZIONI
Torniamo sull’episodio, uno dei tanti, dei 20 pini tagliati
in una via di Bellaria Igea Marina, con la motivazione che rovinavano l'asfalto
di una strada e il marciapiede accanto. Sono intervenuti alcuni consiglieri
comunali e l’associazione del WWF ma lo scempio si è verificato ugualmente. Si
poteva fare qualcosa di diverso? Si, ci sono tecniche ora che possono risolvere
il problema delle radici ma la sega elettrica è molto meno costosa.
Questo succede a Riccione come a Rimini, Viserba e chissà
in quante altre città. Basta molto poco per autorizzare, a volte è sufficiente
la frase "Sono pericolosi", e da quel momento il destino è segnato
per questi alberi, che noi stessi abbiamo piantato senza una vera
progettazione, senza consapevolezza di quello che sarebbero diventati, giganti
scomodi con le radici che si fanno strada nel nostro prezioso asfalto.
E allora noi lanciamo la nostra proposta: spostiamoli,
perché no? E’ sicuramente una pratica costosa, ma altrettanto sicuramente
sarebbe degna di una amministrazione che vuole fare un salto di qualità, che ha
a cuore la vita degli alberi perché sa che sono importanti per i cittadini, per
l’aria che respiriamo, per la bellezza delle nostre città soffocate dal
traffico. Nel rapporto di Legambiente viene riportato un dato allarmante: a
Rimini sono già 17 gli sforamenti di Pm10 nel 2024. Le misure emergenziali non
bastano più, occorre una cultura ambientale e rispetto per tutte le forme di
vita.
Serve almeno una valutazione più attenta, potature adeguate
e imposte da regolamenti comunali, servono cure specifiche per le diverse tipologie
di problematiche che possono avere gli alberi, ma soprattutto, ricordiamoci di
non circondarli di cemento e asfalto perché un albero è un essere vivente e come
tale deve poter respirare.
Vi presentiamo il secondo libro di Antonio Lazzari
Immagina di svegliarti in un mondo dove le piccole città della Romagna, una volta sconosciute, sono al centro dell’attenzione mediatica ...
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